domenica 22 maggio 2011

Le Mans


La città è molto antica e risale all'epoca celtica, nel centro 
storico son presenti tutt'ora tracce di costruzioni romane.

Oggi è nota per la competizione automobilistica 24 ore che si disputa sul circuito la Sarthe, un tracciato di 13,6 km su normali strade di campagna. 
Viene organizzata dall'Automobile Club de L'Ouest (A.C.O.), la prima gara si svolse il 26 e 27 maggio 1923 e da allora si è disputa tutt'ora annualmente in giugno.

All'interno del tracciato del circuito si trova anche il circuito Bugatti, che ospita il motomondiale.


LA CATTEDRALE ST.JULIEN
La sua storia (descritta all'interno con dei plastici della sua prima costruzione a oggi) mi ha colpito particolarmente quanto la sua struttura complicata esterna. L'interno a sua volta lascia a bocca aperta per la luminosità e l'armonia dell'architettura. In questi giorni inoltre c'è un buonissimo odore di calle che invade la navata e una rondine allegra e funesta volteggiava per i soffiti di pietra.
Le numerose vetrate a mosaici colorati rendevano ancora più magica l'atomosfera del luogo.
Una scalinata scende alla piazza del mercato e da li è possibile ammirarla nel suo complesso mangiando un boccone in uno dei vari ristorantini con tavolini all'aperto situati accanto alla fontana e al parco. Il primo locale che si trova scendendo le scale dalla Cattedrale, mi ha preparato una buonissima insalata "esotica" e una fresca macedonia, l'ideale per quella giornata torrida fuori stagione.
In contraddizione di fronte alla Cattedrale, dall'altra parte della strada, la struttura super moderna del Palazzo della Giustizia.






Museo Vert
In città ci sono diversi collegamenti con il bus e il tram e dall'Ufficio del Turismo (sono 2 uno situato nei pressi della Cattedrale e l'altro a 5 minuti dal Palazzo della Giustizia, nella fotografia sopra, troverete le indicazioni per raggiungerlo) potrete prendere la mappa e le informazioni sui Musei,
(Casa sull'acqua, Museo 24ore, Museo Vert) raggiungibili facilmente con il tram, che si puo' prendere in diversi punti del centro, tra cui piazza della Repubblica. 
Su quest'ultima si erige la cappella dei visitatori, piccolo e silenzioso luogo di preghiera che merita una piccola occhiata.




venerdì 22 aprile 2011

Chateau Rocher Sévigné de Madame de Sevigne

Madame de Sevigne scrittrice francese, famosa per le sue numerose lettere, soprattutto per la figlia, scritte per 30 anni.
Ella visse in questo castello dal 1644.
Visite guidate vi porteranno alla scoperta del jardin francaise e dell'interno della Chapelle che riprende lo stile italiano per la costruzione della cupola, nella torre del palazzo dove c'era la camera della marchesa e alcuni ritratti tutt'ora presenti. 
Il resto del castello è abitato e non visitabile.
Vanta inoltre di un vasto parco, oggi usato per gli amanti del golf.



domenica 17 aprile 2011

PARC HAUTE BRETAGNE

Oggi ho fatto una gita fuori porta con il corso di fotografia per studiare la MACROFOTOGRAFIA.
( una tecnica che permette di ottenere tramite forti rapporti di ingrandimento immagini di soggetti molto piccoli.)

Siam stati al PARC HAUTE BRETAGNE poco fuori da Fougeres (Bretagna)

Il parco enorme conta 24 jardins e un'infinità di fiori e piante.

La classificazione des jardins:
  • Le jardin des mille et une nuits (1)
  • L’allée des perles blanches
  • La cité antique
  • La cité de Knossos
  • Le bosquet de bambous (2)
  • L’allée des roses anciennes (3)
  • Le jardin de l’Olympe
  • Le jardin du Soleil levant 
  • Le Vallon des poètes 
  • La source bleue
  • Le jardin des quatre saisons
  • Le jardin secret
  • Le jardin des parfums exotiques 
  • L’antre des carnivores (4)
  • Le jardin du Soleil couchant 
  • L’allée des Roses modernes 
  • Le jardin des nuits étoilées
  • Le jardin préhistorique
  • Le jardin des rêveries d’un soir d’été
  • Le jardin de la Lune rousse
(1 giardino da mille e una notte)
(1 giardino da mille e una notte)



giardino giapponese

 (4) le piante carnivore
(2) il bosco di bambù


(3) il vicolo delle rose antiche









In una sola giornata si puo' visitare la città di Fougeres, dalla cattedrale di St. Leonard e il suo  giardino si arriva fino al borgo e al chateau.
Dopo pranzo si puo' andare al parc (con la macchina) e in un pomeriggio si riesce a vedere tutto tranquillamente, terminando la gita con un buon jus de pompelmousse al chateau riscaldandosi al sole (in caso di freddo ci son delle belle sale rinascimentali all'interno)




martedì 12 aprile 2011

Lunatica Bretagna


Chiunque volesse fare un viaggio alla scoperta della Bretagna dovrà prepararsi a conoscere i suoi umori ballerini. Nell'arco di una giornata, infatti le "lune bretonni" possono variare talmente spesso da lasciare confuso chi è abituato a programmare la giornata o la sua gita fuori porta in base al tempo.

Consiglio a tutti di avere sempre dietro un foulard per gli scatti ventosi che ti fregano sempre regalandoci favolosi mal di gola e un k-way per le improvvise piogge.

Ieri era uno dei giorni "no" per tutti compresa la Bretagna che si è rilassata solo verso sera.
Lascio a voi con degli scatti comprendere al meglio come si evolve da un momento all'altro il suo humor.
Questi stadi chiaramente non sono negativi. ANZI. Sono, per me, sempre stati in questi mesi affascinanti e spettacolari.
Buona visione :)









domenica 10 aprile 2011

Troppa tecnologia uccide la tradizione


E' stato un colpo al cuore assistere dopo tanti anni di nuovo alla mungitura delle mucche e realizzare quanti passi avanti abbiano fatto le fattorie oggi.

Ricordo ancora quando andavo con il nonno sull'Alpe dal nostro amico Christian e le sue mucche a vederlo mungerle una a una a mani nude, con lo sgabellino legato dietro e ogni tanto mi spruzzava il latte direttamente in bocca dalle mammelle.
E con il secchiello portavamo a casa del latte caldo pannoso e dopo 2 giorni se lo avanzavi la nonna ci faceva il formaggio.

E invece il latte ora a malapena lo vedi scorrere attraverso freddi tubi che chiaramente danno fastidio alle vaches che cercano di scrollarseli via, anche loro vorrebbero le mani calde dei contadini che le accarezzano non dei robot senza cuore.

....che bei tempi....
peccato che i piccoli giovani di oggi non potranno mai vedere questa magia.

Oggi il commercio ha la precedenza sulle tradizioni.
Lottiamo contro questo!


sabato 9 aprile 2011

JOSSELIN

"Le plus beau château de l'Europe"

Attratta da questo avviso sulla cittadella, organizzo una scampagnata con gli amici e i miei genitori venuti a trovarmi dall'Italie. 
L'entrata nel paesino già affascina gli amanti del rustico e del medievale, con il suo borgo di maison a colombages e di stradine ancora in pietra.


E' la giornata dedicata alle arti e le boutique creative sono aperte a mostrare i loro manufatti artigianali.
Una curiosa via di petali di rose attira la nostra attenzione e seguendola arriviamo accanto alle porte del chateau, dove in una sala in pietra, è allestita una piccola mostra di lavorazione del vetro. A un banco una signora ci mostra come si realizzano i mosaici e attorno a lei in vendita, stupendi tavolini e cornici in vetro colorato.
(Rimpiango di non poter portare poi in aereo una volta rientrata in Italia tutto quello che vorrei)



Anche la notre Dame ha il suo fascino e aspettando che finisce la Messa per entrare a visitarla senza disturbare i presenti e con la speranza di poter visitare la Torre (cosa che non riusciamo a fare perchè è chiusa d'inverno nonostante il cartello fuori  riporta solo il testo: entrata gratuita). 
La cosa mi dispiace parecchio perchè ho un debole per le torri e per gli interni. 


Mi consolo con la storia dell'Eglise Notre Dame de Rocier ("Signora dei Rovi") che riportata dal depliant, racconta del ritrovamento della statua in un cespuglio di rovi da parte di un contadino nel IX secolo.
Quello che mi delude una volta arrivata di fronte alla statua protagonista del luogo, è il vederla cosi moderna, pulita, "commerciale", mentre mi aspettavo di ammirare una versione più ancient, in legno e rurale, come rappresentata dalla vetrata in mosaico che la precede.


Come in tutte les Eglise che trovo sul mio cammino rimango affascinata dai suoi Gargoyles (il cui termine significa punta di scolo, infatti la loro funzione è quella di canali di scolo per l'acqua piovana, mentre diversamente le Chimere come quelle della Notre Dame di Paris sono solamente statue allegoriche e fantastiche con la funzione di decorazione)
Tra i Gargoyles di questa Notre Dame di Josselin, quello che mi ha particolarmente colpita è la scrofa.

 

La visita al Chateau ad aprile, apre alle 14 e quindi ci fermiamo a mangiare in una creperia del luogo che si rivela essere una locanda casalinga con le librerie di libri per enfants et adults libere per i clienti e tanto di stemma sul soffitto.
Ho azzeccato la Galletta sbagliata con la trafilette di formaggio (TROPPO PESANTE) ma uno nella vita prova le cose per poi evitarle in futuro. "Non si nasce imparati"

Fuori inizia a piovigginare ma non ci lasciamo scoraggiare e arriviamo all'entrata della loggia che sorge sul fiume. 


 Il castello è tutt'ora abitato dalla famiglia discendente dei Rohan e i suoi avi furono alleati e amici del re di Francia.
La guida arriva alle 14.30 e ci racconta la storia del castello e la visita ci fa entrare nelle sue stanze del pianterreno (la sala da pranzo, l'anticamera, il salone, la biblioteca). 

Gli interni non sono fotografabili.

La Biblioteca, sin dall'infanzia è stato un luogo che mi ha sempre affascinata e mentre la guida parlava al gruppo, mi persi via a leggere i titoli sui dorsi del libri. Quasi tutti sono argomentati sulla politica e sulla Storia.
Un bellissimo mappamondo un po' rovinato dal tempo segna i territori europei di allora.
 

       il motto dei Rohan " A PLUS"







Alla fine della visita ci resta il Jardin per sognare ancora un pò vite principesche.

"POUR CE QUI ME PLEST"

come disse il Conte Clisson.

sabato 2 aprile 2011

Bretagna - Le Mont Saint Michel




Chi è San Michele?
Nel Nuovo Testamento è colui che lotta contro un drago (simbolo del diavolo) e lo sconfigge.
Nell'immaginario dell'uomo medievale, è colui che guida i defunti nell'aldilà e pesa le anime nel giorno del giudizio.
Storicamente si è diffuso in Italia con un primo santuario dedicato a lui sul Gargano nel 492.
Solitamente nella iconografia cristiana è rappresentato con una bilancia e una spada e è in seguito diventato il patrono dei cavalieri e di tutte le categorie legate alle armi e bilance.

 LA STORIA DI MONT SAINT MICHEL

Questo luogo è la perla del mare della Bassa Normandia. Chi capita in queste zone non puo' resistere alla curiosità di vedere questo luogo in cui le maree sono particolarmente famose.
Non a caso, molti viaggiatori si chiedono: come facciamo a sapere quando arriva l'alta marea e non rischiamo che ci porti via la macchina?
Ingenuamente pure io, trascinata dai racconti altrui, non avevo la minima idea di cosa aspettarmi da questi fenomeni di maree cosi leggendariarmente esagerate nei racconti.


L'impatto con questo santuario costruito nel 708, lascia a bocca aperta. 

L'intera costruzione sovrasta "l'isola" imponente e attorno alla sua base il borgo antico abbraccia la struttura con le sue case tipiche della zona.

La camminata a spirale verso l'interno dell'abbazia è caratterizzata da stradine strettissime ai cui lati si sussegono ristorantini e boutique di souvenirs e musei di historique.
Per cui non ama il caos "turistico", una bella passeggiata dall'alto del borgo sulle mura della roccaforte con il panorama dei dintorni, allieta gli amanti della natura.

Arrivati all'abbazia, la visita di quest'ultima lascia sempre più stupiti di quanto sia immensa la struttura nel suo interno con le sue sale sotterranee e con i racconti delle precedenti vite dal monastero alle prigioni durante il 20°secolo.

Dal 1979 è patrimonio dell'UNESCO.


Dei quattro musei sparsi tra il borgo, ma quello che vale la pena di visitare è l'HISTORICAL MUSEUM (un'oretta di visita)  in cui si conosceranno da vicino gli aspetti e gli oggetti che caratterizzarono la vita nell'abbazia. 

Le collezioni antiche tra cui: strumenti di tortura, mobili del medioevo come il baule di quercia di 250 kg e il baule dei corsari con l'apertura ingegnosa,


la vasca dei monaci, il giardino con il periscopio che permette di guardare a 360° senza essere visti fino a 15 km!
Le prigioni e i suoi prigionieri ( in statue di cera),


Inoltre gastronomicamente parlando, la tipicità del posto è la cucina di "Merè Poulard" (il cui nome le fu attribuito grazie ai suoi manicotti culinari che ben accoglievano i pellegrini e i visitatori fin dal 1888) con le sue famose omlette, oltre che alla cucina deliziosa di agnello, carni, pesce e crostacei delle coste, verdura e creme.

Spettacolare è inoltre l'arrivo della marea (anche se il fenomeno dell'alta marea avviene poche volte l'anno) che scorre veloce come galoppi di cavallo e cambia in poche ore il panorama.


giovedì 31 marzo 2011

Bretagna - FOUGERES

Fabuleux Chateau de Fougeres!

Il titolo che mi aveva colpita e la curiostià mi portò in questo borgo che ancora conserva lo stile medievale di allora.
A voi la più grande fortezza d'Europa.

Fougeres è in sè una città che pare spaccata in due: Modernità dall'alto e Medioevo in basso.
Arrivando dalla Notre Dame di Saint Leonard (patrono dei prigionieri e delle puerpere (puerpera viene utilizzato per indicare la donna che ha appena partorito)) si apre la vista del borgo dal suo splendido giardino a labirinto su una collinetta.
Il percorso fino al borgo è reso stimolante dalle poesie di vari poeti, che si possono trovare su delle lastre di plexiglass strada facendo.

Scendendo la collinetta si arriva subito al ruscello che scorre tra le case di vecchi conciatori di pelli che vivevano proprio sulla sponda. 


La maestosa fortezza appare di colpo davanti agli occhi uscendo dal piccolo borgo. La sua visita ci trascina con la sua storia raccontata tramite gli auricolari o le sale video situate nelle torri, oltre che ai libri "magici"  che si aprono con la chiave "alla cappuccina" risolvendo gli enigmi situati in copertina.


I bambini ne sarebbero felici di questa visita e non da meno anche noi adulti, spronati da una scenografia che è fuori dalle monotone visite a castelli in rovina.